ASSOCIAZIONE CAMPANARI DELLA B. V. DI SAN LUCA in BOLOGNA |
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All'inizio il "doppio bolognese" veniva eseguito dai campanari che, all'impiedi sui travi di sostegno, manovravano le campane facendole roteare e quindi suonare secondo una sequenza ritmica tramandata da generazione in generazione. Le campane a riposo si trovavano nella posizione con la bocca rivolta verso il basso e venivano portate all'impiedi, cioè con la bocca rivolta verso l'alto, dai campanari tramite apposite funi, i ciappi, collegate ad esse. Questa operazione veniva effettuata con i battagli legati, "alla muta", cioè in modo che le campane non suonassero. Successivamente questa operazione cominciò ad essere effettuata con i battagli liberi in modo da ottenere una sequenza di suoni ritmica che in gergo viene chiamata "scappata". Diamo ora una breve descrizione dell'esecuzione di un concerto, nel gergo "doppio", con quattro campane alla bolognese.
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